Corsi Di Formazione – Come Scegliere Quello Giusto!!

Nel week-end si è svolto il 1°evento formativo di C3click in cui ho partecipato come docente per il corso in  Tecniche della Selezione” – corso per gli addetti ai lavori e non, che vogliono capire e scoprire il dietro le quinte del mondo della selezione e recruitment per trovare il candidato ideale e non farselo scappare!

In aula, parlando con i corsisti, ho posto loro la domanda: perché avete scelto il mio corso piuttosto che un altro? Dalle loro risposte, mi sono resa conto che non è per nulla facile scegliere il “CORSO GIUSTO”… la scelta deve essere basata: sul prezzo o sulle qualifiche del docente, sulla strutturazione del programma o sulla sua durata, ecc. – insomma le variabili da considerare sono davvero tante e fondamentale è saper far le valutazioni corrette!!

CORSI DI FORMAZIONE, COME SCEGLIERE??
Per la scelta del “corso giusto” occorre analizzare sempre:

1) tematica del corso in riferimento ai propri obiettivi  >  definire bene le proprie aree di miglioramento, inutile perdere tempo e soldi, per corsi lontani dalla propria formazione – individuare corsi che permettano un reale auto-miglioramento personale e lavorativo;

2) formatore  >  valutare le sue esperienze di successo avute sul campo nella materia che insegna, per avere la quasi certezza che ciò che veicolerà nel corso non sarà solo teoria ma anche “pratica”;

3) esercitazioni pratiche > privilegiare corsi di formazione pratici ricchi di attività didattiche di “addestramento” che possono essere individuali, di gruppo e/o studi di casi;

4) numero partecipanti  >  max 10/15 persone per singolo corso – le aule “piccole” permettono un maggior confronto ed interscambio di idee ed opinioni tra corsisti e docente (maggior possibilità di fare domande ed avere risposte), oltre alla possibilità di una strutturazione ad-hoc del corso per una miglior comunicazione ed interazione delle parti ( scambi di opinioni, punti di vista ed esperienze);

5) costo del corso > esso può dipendere da molti fattori, è quindi normale avere un’ampia varietà di prezzi - non è assolutamente detto che un corso gratuito o poco costoso sia meno valido di uno più costoso!

6)  testimonianze pregresse  >  è importante leggere e guardare su internet, fecebook, linkedin, blog, ecc. le testimonianze di chi ha già partecipato in passato al corso - chi meglio di loro potrà dirvi la reale efficacia della formazione?

7) ente organizzatore  > generalmente più i corsi sono organizzati da enti specializzati ed accreditati (es. scuole, atenei, comuni, ecc) maggiormente si dovrebbe avere la certezza della loro qualità ma di fatto… ad oggi non è così!!

8) certificazioni ed accreditamenti  >  nel valutare la bontà di un corso prendete in considerazione anche questo aspetto, attenzione però che la presenza di un “marchio di garanzia” non è sinonimo di buona qualità, come molti invece pensao. In Italia la certificazione maggiormente diffusa è l’ISO 9001:2000 ma molti enti/associazioni utilizzano anche “bollini di qualità” non regolamentari e di svariate tipologie con criteri di valutazione più o meno selettivi;

DOVE TROVARE IL “CORSO GIUSTO”??
Internet è sicuramente lo strumento più pratico e veloce ma attenzione anche quello maggiormente confusionario perché ricco di mille informazioni. Ideale quindi, specialmente per i primi corsi, rivolgersi ed appoggiarsi a Regioni, Province, Comuni, enti locali, scuole, università, fondazione ecc. accreditati sul territorio. Non dimenticate però che ad oggi il “PASSAPAROLA” è ancora uno dei principali canali di scelta che un corsista adotta!!!

Alcuni siti suggeriti:
  • CLICCA LAVORO > portale del Ministero del Lavoro nato come collettore delle opportunità presenti sul web
  • EDUCAWEB > portale italiano sulla formazione dal 1998
  • C3CLICK > piattaforma che mette in contatto domanda ed offerta in materia di corsi e ripetizioni in 3 semplici click

Buona formazione a tutti…


La gente comune pensa soltanto a passare il tempo; chi ha ingegno… a renderlo utile!
(Schopenhauer)

X-Job Factor – Reality E Lavoro, Connubio Vincente?

Stasera è ripartita la trasmissione televisiva “BOSS IN INCOGNITO”, un docu-reality che racconta la storia di un BOSS “mascherato” (uno per puntata) che vestirà i panni del dipendente, lavorando fianco a fianco dei suoi collaboratori, per poi finire a dichiarargli la propria identità.

Questo reality è solo l’ultimo in ordine cronologico del filone televisivo dedicato al “mondo del lavoro”. Una delle prime trasmissioni di social entertainment dedicata al mondo del lavoro è “IL CONTRATTO” (2011) – un format originale che, in ciascuna puntata, mette alla prova tre candidati, in precedenza selezionati dalle aziende coinvolte. Tutte le prove a cui sono sottoposti i candidati, servono a delinearne caratteristiche personali e lavorative; le prove terminano con il colloquio finale per la scelta del profilo più idoneo a cui far firmare un contratto a tempo indeterminato.

Non ultima e forse più famosa è “THE APPRENTICE ITALIA” con Flavio Briatore. Trasmissione televisiva in più puntate in cui gli aspiranti “apprendisti”, suddivisi in due squadre, devono dimostrarsi reattivi e pronti alle varie sfide a cui saranno sottoposti, per sostenere di fatto il colloquio di lavoro più lungo e difficile mai pensato! Oltre alla poliedricità del noto imprenditore, la notorietà del programma risiede anche nel “premio” finale, che consiste in un contratto a 6 cifre!!!

MA COME LA TELEVISIONE AI GIORNI D’OGGI PARLA DI LAVORO??

Purtroppo ad oggi, la TELEVISIONE non è ancora riuscita a trovare la formula e/o linguaggio giusto per parlare di “lavoro” – a parte i reali o presunti opinionisti e servizi creati ad hoc – i programmi televisivi sopra citati non sono mai decollati del tutto!

Il tentativo di trasformare in un talent la ricerca di un lavoro è di fatto accattivante, specialmente in un periodo di crisi come quello attuale, ma il pubblico non la pensa così… preferisce guardare la TV come mezzo di svago per evadere dalla realtà e magari “sognare” un mondo dove la disoccupazione non esiste.

Inoltre, il ritmo di questi programmi quasi soporifero ed il linguaggio un po’ articolato, rendono tutto il contesto irreale, come se tutto fosse costruito ad-hoc. La scelta dello stesso format televisivo non è chiara e ben delineata: un po’ social entertainment, un po’ docu-fiction ed un po’ talent social show insomma…un caos!

Ancora nessuna concreta soluzione è stata offerta al pubblico e nessun reale consiglio percepito, diciamo che trasmissioni come “X-JOB FACTOR” non hanno senso… sul mondo del lavoro non si scherza!

A voi le riflessioni del caso!


Il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio ed il bisogno  
(Voltaire) 

Charlie Hebdo - La Libertà Di Espressione

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione  (Articolo 21 - comma 1, Costituzione Italiana)

Ormai da una settimana, innumerevoli articoli, post, tweet, ecc. stanno parlano dello spietato attacco terroristico compiuto a Parigi contro il settimanale “CHARLIE HEBDO” che, inevitabilmente, ha suscitato in tutti noi orrore e sgomento ma soprattutto… tante, tante “riflessioni” puramente politiche, filosofiche, televisive, ecc.

Impossibile quindi, per chi come me utilizza il web come canale di comunicazione, non fare una “riflessione social” su questa tematica. Lo so, non c’entra molto col mondo del lavoro, ma di fronte a tanta crudeltà non posso e non possiamo far finta che nulla sia accaduto!

Partirei dalla domanda di base:  COS’È LA “LIBERTA’ DI ESPRESSIONE”?

In Italia, la nostra Costituzione sancisce con l’articolo 21 che la libertà di espressione, nel mondo moderno, è uno dei cardini essenziali della democrazia, riconosciuta anche dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948 secondo cui: 

<< Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere >>

e ribadita anche dalla Convenzione europea:
<< Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche, e senza considerazione di frontiera >> 

La libertà di manifestazione del pensiero è quindi garantita per LEGGE qualunque sia il mezzo di comunicazione. Il diritto alla libertà di parola non è tuttavia da considerarsi illimitato! Molti sono i condizionamenti che l’attuale società “moderna, social e globale” porta con sé e quindi notevoli sono le pressioni a cui noi tutti siamo sottoposti quotidianamente: da quelle finanziarie a quelle economiche, da quelle ambientali a quelle religiose, da quelle politiche a quelle etiche, ecc.

MA SIAMO SICURI CHE LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE SIA REALMENTE “LIBERA”??
Non credo! Al giorno d’oggi, ci sono diritti che diamo per scontati, ma che in realtà non hanno assolutamente nulla di ovvio. Difficile infatti è stabilire per noi tutti, il confine tra dove inizia la libertà d’espressione e dove finisce la sensibilità umana!

SI POTEVA EVITARE??
Nuovamente non credo, la follia è incontrollabile! Forse tutto era stato programmato o forse no come molti dicono, non saprei… ma sicuramente solamente dei folli possono essere in grado di compiere una strage simile, a prescindere dalla razza e religione di appartenenza. Molti, vista la crudeltà di questa azione terroristica, hanno definito questi giorni come il nostro “11 SETTEMBRE D’EUROPA”! 

Non so quali saranno le conseguenze di questo terribile “attimo” di storia, ma sicuramente nessuno Stato o governo potrà mai cancellare quanto accaduto; in questi giorni tutti ci siamo sentiti profondamente uniti, tutti profondamente europei ma soprattutto… tutti profondamente CHARLIE HEBDO!!

Buona riflessione…


La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta
(Theodor Adorno)

La PNL E Le Sue Curiosità…


Rientrando dalle vacanze natalizie anch’io, come molti ormai, ho utilizzato BlaBlaCar – piattaforma online che mette in contatto automobilisti e passeggeri per condividere un viaggio sia da un punto di vista di costi che di “chiacchera” (ride sharing) - anche viaggiare è diventato “social”!!
Con me e mio marito ha viaggiato un professionista di una multinazionale tedesca, rivelatosi una piacevolissima persona, con cui abbiamo conversato delle più disparate cose. Come è ovvio che capiti, partendo dalle nostre esperienze lavorative, si è arrivati a parlare anche del suo appassionarsi al mondo della  PNL; da qui è nato lo spunto per questo nuovo articolo!


COS’E’ LA PNL (PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA)??


Programmazione NeuroLinguistica
Molti ne parlano, ma in realtà, si tratta di uno strumento di cui molti ancora oggi ignorano l’esistenza e/o la reale applicazione ed efficacia. E’ un metodo psicologico, ideato negli anni ‘70 in California da Richard Bandler e John Grinder, basato sul principio che ogni comportamento, avendo una sua struttura ben precisa, può essere studiato e quindi pilotato per ottenere comunicazioni più efficaci. Secondo gli ideatori, esiste infatti una connessione tra i processi neurologici (hardware), il linguaggio (strumento di programmazione) e gli schemi comportamentali dettati dall'esperienze pregresse (software) che, se conosciuti, possono con la “pratica” modellare con successo i comportamenti delle persone.

Secondo la PNL, le persone possono filtrare la realtà esterna attraverso tre canali sensoriali predominanti: visivo, uditivo e cinestesico (sensazioni). Questi portano ad un “processo di modellamento”, ossia alla creazione di un vocabolario di codifica analitica degli atteggiamenti/ espressioni/ ecc. delle altre persone (anche detto “estrazione delle strategie”). Attraverso questi tre canali ogni individuo viene classificato come: 

VISIVO > organizza la realtà prettamente tramite “immagini” e tende quindi a visualizzare le cose nella sua mente, solitamente ha infatti una buona immaginazione. Il visivo parla e pensa molto velocemente e gesticola molto. Tende ad esprimersi utilizzando parole come “Guarda…”, “Questa cose non mi è chiara…” ecc. ecc. Statisticamente il 45% dell’umanità utilizza il canale sensoriale “visivo”.

AUDITIVO > organizza la realtà soprattutto attraverso i “suoni”, ovvero con le parole, la musica ecc. Hanno un tono di voce ben modulato e stanno molto attenti alle parole che usano. Utilizzano verbi come “ascoltare”, “sentire”, ecc. ecc. Statisticamente il 25% della popolazione canale sensoriale “auditivo”.

CINESTETICO > organizza la realtà con le “sensazioni”. Ha un tono di voce molto basso e poco ritmato, fa lunghe pause di riflessioni e si serve di molti esempi, ripete spesso le cose. Persona di poche parole che riflette molto prima di esporsi. Statisticamente il 30% della popolazione il canale sensoriale “cinestetico”.


COSA NE PENSANO GLI STUDIOSI SULLA PNL? FAVORELI O CONTRARI?


Importante sottolineare che diverse sono le scuole di pensiero sull’effettiva validità della PNL: da un lato i suoi sostenitori affermano che non è importante “che sia vera” ma piuttosto “che sia utile”; molte sono infatti le persone che hanno tratto vantaggi dalla sua applicazione, sia nella vita sociale che lavorativa. Dall’altra parte, chi è “contro” sostiene invece che applicando questa metodologia si corre il rischio di “uniformare” eccessivamente i comportamenti delle persone. Per molti la PNL andrebbe “presa con le pinze” in quanto non costituisce una scienza e spesso viene utilizzata in maniera distorta come forma di persuasione e/o manipolazione.  Ovviamente lascio a voi la valutazione finale!


CURIOSITA’… SAPEVATE CHE ESISTONO:

· Sito ufficiale di PNL -  http://www.programmazioneneurolinguistica.com
· Associazione di categoria per i professionisti di PNL  -  www.programmazioneneurolinguistica.net
· Istituto Internazionale per la PNL e l’Ipnosi (ISI-CNV)  -  http://www.neurolinguistic.com/
· Accademia Italiana di PNL  -  http://www.accademiapnl.it/


Alla prossima…


Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco  (Edmund Burke)

Le 7 Regole Per Avere Successo (Stephen Covey)

Quale periodo migliore per leggere un buon libro, se non quello delle vacanze?? 

In questi giorni di relax ho finalmente letto un libro MUST in ambito manageriale e crescita professionale – da non perdere! Un vero caso editoriale, pubblicato per la prima volta nel 1989, LE 7 REGOLE PER AVERE SUCCESSO di Stephen Covey, rappresenta con i suoi “principi” un punto di riferimento per molti professionisti/manager. 

Ma di cosa parla? E perché dopo 25 anni dalla sua prima pubblicazione è ancora attuale nelle sue tematiche?

Iniziamo a rispondere alla prima domanda: DI COSA PARLA?

Covey, mettendo la “persona” al centro del proprio successo e/o cambiamento, riassume in 7 REGOLE (dall’autore chiamate “abitudini di successo") il modo per raggiungere obiettivi-risultati ed affrontare con serenità i continui cambiamenti della nostra attuale società. Eccoli sintetizzati:

1 – SII PROATTIVO >  orientamento all’agire – no passività! Per proattività intende la capacità di controllare il proprio “ambiente”, cercando di creare sempre circostanze e fatti favorevoli per fronteggiare le varie situazioni della vita.

2 – COMINCIA PENSANDO ALLA FINE > occorre definire una propria “missione personale” con una precisa vision di cosa deve essere compiuto secondo i principi/valori condivisi e risolutezza.

3 – DAI PRECEDENZA ALLE PRIORITA’  > impara a gestire te stesso…no il tempo! Covey individua quattro tipologie di “attività”: urgente ed importante (es. scadenze), non urgente ma importante (es. pianificare, svagarsi...), urgente ma non importante (es. interruzioni), non urgente e non importante (es. banalità, chiacchiere...)

4 – PENSA VINCERE/VINCERE > il successo si raggiunge quando tra le persone c’è cooperazione e non competizione (vinco/vinci) - occorre adottare la ”mentalità dell’abbondanza” che consiste in: avere sempre infinite possibilità di crescita e sviluppo, celebrare i successi, ricerca costante di soluzioni vincere/vincere.

5 – PRIMA CERCA DI CAPIRE… POI DI FARTI CAPIRE  >  nonostante la maggior parte delle persone vuole prima di tutto dire la propria opinione, l’ascolto deve servire a “comprendere”! Diversi sono i livelli di ascolto individuati da Covey: far finta di ascoltare (“Si..”, “capisco..”); ascoltare ma ignorare; ascolto selettivo (ascoltare solo quello che si vuole sentire); ascoltare attentamente senza valutazioni (es. prendere appunti) e l’ascolto empatico (con l’intenzione di capire la controparte).

6 – SINERGIZZA > si è in “sinergia” quando due parti, ognuna con idee diverse, valutano le reciproche differenze e quindi sono interdipendenti le une dalle altre (no bigottismo e pregiudizio).

7 – AFFILA LA LAMA > costante “auto-miglioramento” (fisico, sociale/emozionale, spirituale e mentale) per esser sempre in grado di fronteggiare le sfide e di aspirare a livelli sempre più elevati di abilità e conoscenza.


MA COME MAI DOPO 25 ANNI DALLA PRIMA PUBBLICAZIONE, QUESTO LIBRO È ANCORA ATTUALE NELLE SUE TEMATICHE?
La risposta è banale, quasi ovvia! E’ infatti opinione diffusa che i principi/regole individuate da Covey siano talmente basilari e fondati su paradigmi naturali che risultano essere “indiscutibili”; ossia la loro validità è talmente auto-evidente che trovano applicazione universale e duratura anche dopo molti anni.


PERCHE’ VI CONSIGLIO DI LEGGERLO ?
Perché se correttamente applicate, LE 7 REGOLE PER AVERE SUCCESSO costituiscono un “percorso” che permetterà a chiunque (manager e non) di aumentare le proprie capacità per raggiungere obiettivi personali e professionali, sviluppando miglior relazioni private e lavorative. Insomma… per ottenere SUCCESSO occorre che il cambiamento avvenga dapprima all'interno di noi e diventi poi pratica “quotidiana” di vita! 

Non vi resta che leggerlo, buona lettura a tutti…


Pochi libri cambiano una vita, ma quando la cambiano è per sempre… si aprono porte che non si immaginavano, si entra e non si torna più indietro!
(Christian Bobin)



2015 - L’Anno Che Verrà…

IL 2015 è iniziato… si prospetta un anno ricco di novità per chi è a “caccia” dell’occasione giusta!

Ma cosa ci aspetta? Dal grande evento dell’Expo Milano all’attuazione definitiva del Jobs Act, dalle nuove opportunità legate alla Garanzia Giovani alle professioni più richieste del 2015, ecc. ecc…. insomma le novità non mancheranno!!

Iniziamo dall’ “EXPO MILANO” – cos’è realmente? Sarà un evento unico incentrato sul tema: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”  e si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. Molte saranno le opportunità di lavoro per tutti e per chi fosse interessato vi segnalo che la ricerca dei candidati è stata affidata a ManpowerGroup, partner ufficiale dell'evento per le Risorse Umane  - attraverso  il sito “Manpower for Expo Milano 2015” potrete trovare tutte le ricerche aperte…prestooooo!!

Proseguiamo con il “JOBS ACT” (trovate il testo completo sulla Gazzetta Ufficiale), che nel 2015 inizierà ad operare a pieno regime con tutti e 5 i decreti previsti in materia di :
· ammortizzatori sociali > prevede un sistema di garanzia universale per tutti i lavoratori rafforzando l’attuale funzione dell’ASpI ( Assicurazione Sociale per l’Impego );
·  servizi per il lavoro e di politiche attive > riordina la normativa in materia di servizi per il lavoro, razionalizzando gli incentivi all’assunzione ed autoimpiego, rafforzamento i servizi per l’impiego e valorizzando le sinergie tra servizi pubblici e privati;
·  semplificazione delle procedure e degli adempimenti > avrà l’obiettivo di ridurre il numero di atti amministrativi inerenti il rapporto di lavoro;
· riordino delle forme contrattuali e dell’attività ispettiva > sarà finalizzata a rafforzare le opportunità d’ingresso nel mondo del lavoro ed a riordinare i contratti di lavoro vigenti ( es. nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti );
· tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro > avrà lo scopo di garantire adeguato sostegno alla genitorialità/maternità.

Poi, la “GARANZIA GIOVANI” altra interessante opportunità per tutti i giovani fino ai 29 anni! Affrettatevi, l’adesione all’iniziativa sarà possibile fino al 31 dicembre 2015 attraverso il sito www.garanziagiovani.gov.it e tutti i portali regionali o direttamente presso i Centri per l’Impiego!

Infine, come ogni inizio anno che si rispetti, a voi le “PREVISIONI” sulle professioni più richieste del 2015! Secondo un’indagine dell’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della FOrmazione professionale dei Lavoratori) le professioni più richieste saranno tra quelle:
- di bassa qualifica: personale addetto ai servizi di igiene e pulizia;
- di media qualifica: personale di segreteria, addetti alla ristorazione ed esercenti in generale ed in particolari quelli dedicati alle vendite all’ingrosso;
-  di elevata specializzazione tecnica: fisici/chimici, esperti del settore finanziario/assicurativo e specialisti in materia giuridica.

Non mi resta che augurarvi buon 2015 e… HAPPY NEW CAREER!!