Ferrero Michele: Case History tutta italiana



Proprio a SAN VALENTINO, è morto a Montecarlo all’età di 89 anni: MICHELE FERRERO, il papà della Nutella. Un uomo che ha saputo creare un impero, è stato in grado di trasformare una piccola pasticceria in una multinazionale del settore dolciario (seconda solo alla Nestlè) con un fatturato di oltre 8 miliardi.

LE TAPPE DEL SUCCESSO IMPRENDITORIALE DI MICHELE FERRARO

  • Michele Ferrero nasce a Dogliani (CN) il 26 aprile 1925
  • La sua carriera in azienda iniziò nel 1946, come venditore del «Giandujot» inventato dal padre Pietro.
  • Nel 1957, a soli 32 anni, Michele Ferrero subentra alla guida l’azienda dopo suo padre Pietro (che seguiva la pasticceria) e suo zio Giovanni (che seguiva i mercati).
  • Sposò la sua segretaria Maria Franca.
  • Il suo nome è legato in particolare alla NUTELLA (dall'inglese “nut” = nocciola) - nel 1963 infatti Michele decise di “rinnovare” la SUPERCREMA, prodotto ideato dal padre anni prima, per trasformarla in un prodotto da esportazione in tutta Europa/Mondo
  • Il primo vaso di NUTELLA fu prodotto ad Alba il 29 aprile del 1964 ed ebbe un successo immediato, tanto che ancor oggi è prodotto portabandiera dell’azienda
  • Nel 1983, dall'idea di Michele e Maria Franca Ferrero, nasce la “Fondazione Ferrero” che ha lo scopo di mantenere saldi legami tra azienda, dipendenti e chi è andato in pensione – il suo motto: "Lavorare, creare, donare"
  • Dal Giugno 1997 alla guida dell’azienda subentrano ufficialmente i figli Pietro, affidandogli la produzione, e Giovanni, affidandogli le vendite, per poi lui trasferirsi a Montecarlo
  • Nel giugno 2005, l’allora Presidente della Repubblica Italiana conferisce a Michele Ferrero il titolo “Cavaliere di Gran Croce” per il suo impegno civile e sociale.
  • Nell’aprile 2011 il figlio Pietro muore in seguito a un arresto cardiaco durante una missione sociale in Sudafrica, da allora il figlio Giovanni è al vertice del Gruppo come unico amministratore delegato.
  • Nel 2014, secondo “Forbes”, il patron della Nutella si conferma l'uomo più ricco d'Italia mentre nella classifica a livello mondiale Ferrero si piazza al 22° posto
  • Oggi il gruppo Ferrero fa capo alla lussemburghese Ferrero International S.A. ed include 73 società consolidate, 20 stabilimenti produttivi al servizio di più di 100 mercati finali e con oltre 30mila collaboratori (24.797 dipendenti e 5.308 esterni). Il gruppo realizza ricavi per oltre 8 miliardi.

MA CHE UOMO E’ REALMENTE MICHELE FERRERO?
  • Definito da molti come un “genio del fare”, leggendaria era la sua dedizione al lavoro (suo giorno preferito per le riunioni era la domenica)
  • Diffidava dei dirigenti, che cambiava spesso, sceglieva invece di persona i dipendenti strategici: chimici e venditori.
  • Una delle sue frasi ricorrenti era “vado nei laboratori”, dove faceva notte in camice bianco con i collaboratori più stretti ad assaggiare cioccolato e a provare decine di varianti.
  • Evitò sempre la Borsa come la peste. Investì in Mediobanca.
  • Religiosissimo, in ognuno dei venti stabilimenti sparsi nel mondo ha fatto mettere all’ingresso una colonna con la Madonna di Lourdes, dove organizzava pellegrinaggi.
  • Restio ad interviste ed alla vita mondana, per lui hanno sempre parlato i suoi prodotti: Nutella, Tic Tac, Ferrero Roche, Pocket Coffe, Mon Cheri, Raffaello, Kinder Bueno, Tronky, Kinder Sorpresa… prodotti che hanno trasformato il dolce in un alimento industriale anziché di nicchia.

UN PICCOLO ANEDDOTO: “IDEE INNOVATIVE - PASQUA TUTTI I GIORNI”

Tratto dall’intervista di Mario Calabresi sulla “LA STAMPA” del 15/02/2015:
«Ho incontrato Michele Ferrero cinque anni fa, in una mattina d’agosto, nel suo stabilimento di Alba. Gli chiedo quale è stata la sua più pazza intuizione ma che gli ha dato comunque maggior soddisfazioni:
È successo quando pensai che l’uovo di cioccolato non poteva essere una cosa che si vendeva e si mangiava solo una volta all’anno, a Pasqua. Ci voleva però qualcosa di più piccolo, che si potesse comprare ogni giorno a poco prezzo, ma che doveva ripetere quell’esperienza di sorpresa ed allora ci voleva anche la sorpresa, ma in miniatura. Pensai alle mamma, che così potevano premiare i loro bambini perché avevano preso un bel voto a scuola, alle nonne che lo regalano per sentirsi dire: “Sei la più bella nonna del mondo” od alle zie che riescono così a strappare al nipotino quel bacio e quell’abbraccio che faticavano sempre a conquistare. Ma così tanto cioccolato poteva preoccupare le mamme, allora pensai di rovesciare l’assunto tradizionale pubblicizzando che c’era “più latte e meno cacao”, quale miglior sensazione per una mamma di dare più latte al suo bambino? Così mi decisi e ordinai venti macchine per produrre ovetti, ma in azienda pensarono che fossi diventato matto e non fecero partire l’ordine. Le obiezioni erano fortissime, dicevano che sarebbe stato un flop, che le uova si vendevano solo a Pasqua e allora io sbottai e dissi: “Da domani sarà Pasqua tutti i giorni” - Questo fu il 1968 di Michele Ferrero, la sua rivoluzione, quell’anno partì insieme all’OVETTO la linea di prodotti per bambini che conosciamo come Kinder Ferrero »


Michele Ferrero, un esempio di imprenditorialità che ha saputo conquistare il mondo con un prodotto tutto “made in Italy” !!

Buone riflessioni a tutti…

Innovare significa fare cose diverse da tutti gli altri 
(Michele Ferrero)

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