Ultimamente, sempre più spesso, in televisione, sui blog e nei vari articoli di
settore sento classificare i “lavoratori” in quattro macro “GENERAZIONI”
legate all’anno di nascita e quindi al periodo storico vissuto da ciascuno di
loro. Secondo molti studi, infatti, l’esser nati in un certo momento storico,
influenza in maniera determinante il proprio modo di pensare, di agire e di
comunicare all’interno della società e del mondo del lavoro. Ogni generazione è
di fatto caratterizzata dai suoi film cult, libri, eventi, giochi, musiche, miti
e leggende del momento vissuto. Ma quali
sono queste generazioni?
GENERAZIONE “BABY BOOMERS” > INDIPENDENTI E GRANDI LAVORATORI

E’ la generazione “on the road“, quella delle rivoluzioni
culturali, delle lotte per i diritti civili, del movimento hippie, della
rivoluzione sessuale, del pacifismo, del femminismo e del rock. Sono persone fortemente
orientate al lavoro ed alla carriera, ambiziose ed al tempo stesso concrete, prediligono
ancora le relazioni “faccia a faccia”. E’ gente ottimista, che essendo
cresciuta nel boom economico, ha redditi elevati ma al contempo grande capacità
di risparmio. È la prima generazione attenta alla forma fisica ed ai «rimedi»
contro la mezza età. E’ gente «giusta» nata al momento giusto!! Rientrano in questa categoria personaggi del
calibro di Steve Jobs e Bill Gates.
GENERAZIONE “X”
> “LAVORARE PER VIVERE”,
NON VIVERE PER LAVORARE
Sono i nati tra il 1965 ed il 1980 (età compresa tra i 36–50 anni)
che hanno vissuto eventi storici epocali come il declino del colonialismo, la
caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda. L’espressione “X” nasce
nel 1991 da Doug Coupland nel suo famoso libro Generazione X - romanzo cult che ha
dato un’anima ai nati di questo ventennio, schiacciati tra il sogno
americano e l’incubo delle Torri gemelle.
La Generazione X costituisce oggi il segmento più grande dell’attuale
popolazione, sono persone cresciute in piena recessione e con basse
aspettative: il loro problema non è diventare un altro Bill Gates, ma
semplicemente quello di trovare un posto di lavoro “stabile”. Sono caratterizzati
dalla leggenda dell’esser “fannulloni” in quanto precari nel lavoro e senza
obiettivi precisi – sono di fatto entrati nel mondo del lavoro con più lauree e
master dei propri genitori, ma a causa della recessione che stiamo vivendo, hanno
retribuzioni minime. Rispetto però la
generazione precedente hanno sicuramente un’apertura mentale maggiore verso le
“differenze” (di genere, razza, sessuale…) e sono anche i primi ad esser
cresciuti con le nuove tecnologie (giocano al computer, scaricano musica,
comunicano in tempo reale, vivono costantemente su internet e con il telefonino
in mano, frequentano i social network…).
GENERAZIONE “Y”
> LIBERALI, TOLLERANTI
E…NARCISI
Sono i nati tra il 1980 ed il 2000 (età compresa tra i 18 – 35 anni), anche detti “Millennial”. Il termine Generazione Y apparve per la prima volta nel 1993, in un editoriale che descriveva i teenager del momento, definendoli come la generazione di MTV, caratterizzata ossia da un maggior utilizzo e familiarità della “comunicazione istantanea” tramite i social, i media e le tecnologie digitali (es. email, SMS, ecc).
Il DNA dei “Millenial” è quello di una generazione interamente cresciuta con Internet ed i dispositivi mobili, connessi 24 ore su 24 e che per strada sbattono contro i pali della luce perché hanno la testa infilata nello smartphone!! Sono coloro che restano più tempo a casa, quelli abituati a vivere in un mondo precario e senza ideologie, sono ragazzi impazienti (tutto e subito), narcisisti e pigri che tendono a vivere molto più a lungo in casa con i genitori rispetto a chi gli ha preceduto, nonché a tornarvi dopo brevi periodi “di indipendenza” (per questo anche detti "Boomerang Generation").
GENEARZIONE “Z” > IPERCONNESSI, MA…PIÙ INTELLIGENTI
Il DNA dei “Millenial” è quello di una generazione interamente cresciuta con Internet ed i dispositivi mobili, connessi 24 ore su 24 e che per strada sbattono contro i pali della luce perché hanno la testa infilata nello smartphone!! Sono coloro che restano più tempo a casa, quelli abituati a vivere in un mondo precario e senza ideologie, sono ragazzi impazienti (tutto e subito), narcisisti e pigri che tendono a vivere molto più a lungo in casa con i genitori rispetto a chi gli ha preceduto, nonché a tornarvi dopo brevi periodi “di indipendenza” (per questo anche detti "Boomerang Generation").
GENEARZIONE “Z” > IPERCONNESSI, MA…PIÙ INTELLIGENTI
Sono i nati dal 2000 in poi (età compresa tra i 0 – 18 anni), anche definita dagli esperti “Generazione Post”
(ossia che si racconta tramite "post") perché sono ragazzi cresciuti a pane,
Internet e Tablet!!
Sono individui iperconnessi che “preferiscono scrivere un messaggio
anziché parlare con qualcuno”, hanno maggior accesso alle informazioni e questo
li fa crescere più in fretta e più sensibili verso i problemi “del mondo” ma
anche più intelligenti rispetto alle generazioni precedenti. Sono infatti molto
abili a trovare soluzioni rapide ai problemi, anche se il loro istinto è “di mirare
più alla rapidità che all’accuratezza della soluzione” – sono di fatto molto
intraprendenti e portati all’imprenditorialità!
ATTENZIONE A NON GENERALIZZARE!
Ovviamente queste sono generalizzazioni e classificazioni possono sì tener
conto dei vari momenti storici vissuti ma NON delle enormi differenze che esistono
tra individuo ed individuo – sono quindi solamente un buon punto di partenza
per studi ed indagine di business per meglio calibrare l’offerta di mercato ne
mondo del lavoro!
L'alternarsi
delle generazioni è il veicolo, non il motore della storia.
(Nicolás Gómez Dávila)
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